Il Pinco, di cui è sconosciuta l’etimologia, era un tipo di imbarcazione particolarmente diffuso nella marineria ligure per il trasporto di merci e per la pesca,dal XVII al XIX secolo. E’ stato il più grosso battello dell’epoca che abbia solcato il Mediterraneo usando vele latine. Tali vele erano però esageratamente grandi, tanto da rendere pericolosa la navigazione con cattivo tempo, quindi in quella circostanza il Pinco era obbligato a cambiare totalmente la velatura del trinchetto e della maestra, sostituendola con quattro piccole vele quadre, mentre la mezzana che aveva più funzioni di manovrabilità che di spinta, rimaneva immutata, ma parzialmente imbrogliata. Su questi battelli si usava piazzare una parte del loro carico (in genere barili d’olio o di vino) fuori dello scafo, appeso lungo la murata con delle cime, che passavano anche attraverso le cubie per le volate dei cannoni. A questo proposito va detto che il Pinco poteva essere armato con sei piccoli cannoni, a cui si fece spesso ricorso, come durante il periodo napoleonico, quando con questa imbarcazione si dovette forzare il blocco navale inglese per consentire l’approvvigionamento della Liguria. La scialuppa di salvataggio era solitamente trainata a rimorchio, (per far spazio al carico) e l’albero di mezzana era spostato a sinistra della mezzeria nave, per permettere di manovrare la barra del timone. Il Pinco compiva viaggi solo nel Mediterraneo, e senza allontanarsi mai troppo dalla costa. Con bel tempo e vento favorevole il Pinco era una nave molto veloce e manovriera.
modello costruito da Olindo Foletti
- Scala 1:50
- Lunghezza 87 cm
- Larghezza 16 cm
- Il modello è stato auto costruito in base ai disegni di Alvaro Matteucci
