Gli aliscafi lanciamissili della Classe Sparviero sono entrati in servizio nel corso degli anni ottanta e lo loro entrata in servizio ha determinato il definitivo disarmo di motosiluranti e motocannoniere, con le ultime quattro ancora in servizio Lampo, Baleno, Freccia e Saetta radiate tra il 1985 ed il 1986. Gli aliscafi erano raggruppati in una Squadriglia, denominata COMSQUALI (Comando Squadriglia Aliscafi) al Comando di un Capitano di Fregata , che dipendeva a sua volta dal Comando Gruppo Aliscafi con sede a Brindisi. Dotati di un sistema alare completamente immerso, realizzato in acciai speciali e ripiegabile, questi aliscafi non sono dotati di stabilità intrinseca in sostentamento alare. La stabilità è ottenuta con un sistema di sensori giroscopici ed accelerometrici, controllati da un computer e attuati attraverso superfici di controllo sul sistema alare, utilizzate anche per manovrare le unità in sostentamento. Propulsi a idrogetto mediante una pompa con aspirazione attraverso il sistema alare e spinta attraverso 2 ugelli posti a 2/3 dello scafo, gli aliscafi erano dotati anche di un motore diesel con piede poppiero per la propulsione in galleggiamento. Lo scafo, in leghe leggere, è suddiviso in cinque compartimenti stagni. La sovrastruttura comprende COC e plancia (oltre al sistema di aspirazione TAG) ed è sovrastata dalla colonnina radar/optoelettronica della direzione del tiro, mentre un alberetto a traliccio porta il radar di scoperta, il sistema di guida dei missili OTOMAT, i sistemi ESM ed ECM e le antenne per le comunicazioni.
Informazioni tratte da: Wikipedia l’enciclopedia libera Marina Militare