Giulio I

Il modello, battezzato Giulio I dal suo costruttore, non ha alcun riferimento storico. E’ stato auto costruito in base ai disegni di un rimorchiatore commercializzato in scatola di montaggio negli anni 70 dalla ditta MOVO di Milano con il nome di fantasia di “Muimota”. La scala riportata sul disegno è presumibilmente in accordo con le dimensioni medie dei rimorchiatori d’alto mare dell’epoca. Lo scafo, realizzato con ordinate in compensato e fasciame con listelli di tiglio, è impermeabilizzato all’interno con lana di vetro, impregnata con resina epossidica a due componenti. Le sovrastrutture sono in compensato e gli accessori in ottone. Il ponte e i piani di calpestio sono rivestiti con listelli di noce. Il modello è dotato delle luci di posizione e dell’illuminazione del quadrato ufficiali e della cabina di pilotaggio. Il modello è navigante e radiocomandato, con un peso di 18 kg a vuoto e  22 kg in navigazione, la propulsione è prodotta da due eliche controrotanti. Nella soluzione attuale esse sono azionate, tramite cinghia di trasmissione, da un singolo motore collegato a una batteria al Pb da 12 V e 7 Ah, che alimenta anche l’illuminazione. E’ prevista l’adozione di due motori, uno per linea d’asse, comandabili indipendentemente.


modello costruito da Giulio Granata
  •  Scala             1:25
  •  Lunghezza 120,5 cm
  •  Larghezza    29,5 cm
  •  Altezza          66,0 cm

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