Il Trabacolo o Trabaccolo è una barca tipica della costa romagnola, caratterizzata dall’ampia prua “a petto d’anatra” e dagli occhi in rilievo. Era solida, adatta alla pesca a strascico, di lunghezza variabile da 12 a 16 m. Aveva un albero di maestra e uno di trinchetto, entrambi con vela al terzo, anch’esse decorate con figure o simboli. In alcuni periodi dell’anno alternava la pesca con il trasporto. Era la versione più grande, detta anche “barca da viaggio”, utilizzata per il trasporto. In realtà era un vero e proprio piccolo veliero, diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, armato con due alberi con vela al terzo a volte sormontati da una piccola vela quadra, e un polaccone (fiocco) armato sull’asta di prua. Solida e semplice, trasportava carichi di ogni tipo: carbone, zolfo legname, pietre, laterizi, generi alimentari tra i piccoli porti e verso i porti maggiori, spesso esercitando il contrabbando. La versione da pesca, del quale ripete le forme ma alleggerite, meglio conosciuto come “barchet” e diffuso nelle Marche e nella Romagna. Si può ritenere derivante dal trabacolo, o un suo adattamento, anche il “pielego” che porta a poppa in luogo della vela originaria una randa accompagnata, ma non sempre, dalla modifica strutturale della poppa stessa.
modello di Trabacolo da trasporto costruito da Roberto Ruggeri
- Scala 1:50
- Lunghezza 64 cm
- Larghezza 13 cm
- Altezza 48 cm
















