off shore system

I motoscafi da competizione di questo tipo possono raggiungere i 200 km/h. A questa velocità il continuo martellamento dell’acqua sullo scafo mette a dura prova la resistenza dello scafo e dell’equipaggio. L’equipaggio è composto da due persone. Il pilota guida la barca, il “throttleman” controlla i motori, valuta l’onda, spinge l’imbarcazione fino ai suoi limiti massimi. Per i piloti sono obbligatori la cintura di sicurezza a tre punti, il casco e il giubbotto salvagente. Per i motori, che devono avere potenze assai elevate, esistono poche limitazioni, soprattutto rispetto alle competizioni automobilistiche. Non devono comunque superare i 1000 pollici cubici (16,4 litri). Il sistema normalmente usato prevede motori multipli a benzina ciascuno dei quali aziona una sola elica che fuoriesce dalla poppa della barca a pelo d’acqua. Un sistema di giunti cardanici consente il mantenimento della giusta angolazione al variare dell’assetto longitudinale dell’imbarcazione. I catamarani e i trimarani si rivelano più stabili dei monoscafi per cui sono preferiti e viene installato un motore in ogni scafo. Per gare di lunga durata possono essere usati anche motori Diesel. La principale gara di lunga durata è il Martini Trophy che prevede 4 regate a stagione su una distanza di almeno 320 km. Le imbarcazioni si dividono nelle classi: Prototipi, Open Sport, Sport e Turismo.


modello costruito da Rolando Maeran

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