In funzione dalla seconda metà del XVIII secolo el Barchett de Boffalora era un comodo mezzo di trasporto sull’asse Milano – Abbiategrasso – Magenta. Fu gestito fin dal 1777 da Giuseppe Castiglioni e soci, barcaioli di Boffalora, che organizzarono un servizio talmente efficiente da essere utilizzato fino al 1913, anno in cui la politica di modernizzazione giolittiana ne determinarono la fine. Il Barchett funzionava in tutte le stagioni, controllato dal lavoro di tre persone, due a bordo e uno a terra il cui lavoro era quello di incitare e controllare i cavalli che dalla sponda trascinavano il barcone. Una figura quasi fiabesca era rappresentata poi dal “Torototela” un cantastorie che, suonando un buffo strumento costituito da uno spago teso e una zucca vuota che fungeva da cassa di risonanza, raccoglieva i soldi del biglietto fra i passeggeri. Il servizio era svolto, fondamentalmente, con tre tipi di imbarcazioni. Le “Cagnone” che avevano una portata dalle 40 alle 50 tonnellate,le “Ossolane” che potevano portare una trentina di tonnellate e le più piccole, le “Battelle, che portavano 20 tonnellate. Tutte queste imbarcazioni, basse e tozze, erano caratterizzate da un timone costituito da una lunga asta di legno con una pala all’estremità. Una imbarcazione di questo tipo è ancora visibile a Boffalora.
Riproduzione dell’orario: Imperiale Regia Delegazione Provinciale di Milano datato: 1852

