Regia Marina Sarda 1741/1861

Alla fine della guerra di successione spagnola, nell’anno 1713, al Duca Vittorio Amedeo Di Savoia fu assegnata la Sicilia. Nell’anno successivo, per volere dello stesso Duca, fu costituito il Reggimento “ LA MARINA”, al quale venne affidato il compito di fornire soldati da imbarcare sulle navi. Nel 1718 il Duca fu però costretto a piegarsi ad uno scambio forzato e svantaggioso impostogli dall’Austria, lasciando una terra ubertosa e popolosa come la Sicilia, per un’isola poverissima e semideserta come la Sardegna. Il possesso effettivo della Sardegna ebbe inizio nell’anno 1720. In quell’ epoca, il Regno Sardo poteva disporre solo di una modesta flotta mercantile. Le imbarcazioni e le coste dell’isola, erano interessate da frequenti incursioni da parte di navi Francesi: per questo motivo, si sentì la necessità di costruire una flotta con il compito di protezione. Furono così costruite alcune Galere ed alcune Fregate. Le navi della flotta, aumentarono notevolmente di unità e di stazza nel corso degli anni a seguire, subendo innumerevoli modifiche, già apportate sulle navi di altre nazioni, allo scopo di renderle sempre più veloci e di potenziare gli armamenti. La Regia Marina Sarda, rimase in attività fino al 17 Marzo 1861, data nella quale chiude la sua storia, passando le sue unità alla nuova Marina del Regno d’Italia.

Fregata “BAROLDO” 1781 – Modellista: Bruno Gemerasca

Caratteristiche tecniche: Varata nel 1781 era una nave con eccezionali doti velocistiche, con tre alberi a vele quadre, con randa di mezzana, bompresso con due fiocchi e vele di strallo. Fu adibita a scorta e protezione dei convogli nel Mediterraneo. Armamento al momento del varo: 20 cannoni da 24 libbre Lunghezza max dello scafo 30 mt. Larghezza max dello scafo 6.60 mt. Equipaggio composto da 40 uomini.

  • Navi e Modelli di Navi: Edizione Lusci “Firenze”
  • Guidalusci/80: Vincenzo Lusci “Firenze”
  • Orazio Curti: L’Attrezzatura Navale – Mursia “Milano”
  • L’Arte della Vela: Mursia “Milano”
  • Carta Augusto: “Cagliari”

Il modello che ha una lunghezza di cm 75, larghezza cm 23, e altezza cm 50, è’ rappresentato con gli uomini alle manovre, con l’intento di spiegare le vele. La costruzione del modello in scala 1:60 ha richiesto circa 800 ore di lavoro, delle quali 80 solo per la realizzazione della scialuppa. La nave è costruita seguendo i disegni provenienti dal laboratorio di modellismo navale di Carta L.Augusto – Cagliari. Tutti i componenti, ad esclusione di alcune parti metalliche, sono stati costruiti artigianalmente. Particolare attenzione è stata riservata alle manovre veliche. Lo scafo è stato realizzato con sistema ad ordinate a doppio fasciame. Il primo fasciame è stato realizzato in Tiglio, il secondo in Noce. I ponti sono stati realizzati in Noce Tanganica. Le decorazioni, il timone, i giardinetti, le cavigliere e le caviglie, sono in legno di Bosso. Gli alberi e i pennoni sono stati realizzati in White Pine. Le manovre: dormienti, correnti e tutte le cime, sono in canapa intrecciata e impregnata di colorante trattato con isolante per evitare l’allungamento a contatto con l’umidità. Le vele sono in cotone e ingiallite nel the. Tutte le parti in legno, sono state trattate con una soluzione di spirito e gomma lacca.


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